venerdì 2 maggio 2008

Petruccioli e Santoro

Un "editto bulgaro", stavolta, direttamente da viale Mazzini? Il presidente della RAI Claudio Petruccioli sembra quei tipi "più realisti del Re", riguardo alla trasmissione "Anno Zero" andata in onda ieri sera, 1° maggio 2008.
dal sito di Rainews 24:
Petruccioli critico su "Anno Zero" dedicato a Grillo.
FNSI: gli spettatori non sono immaturi

E' incalcolabile il danno causato alla dignita' del servizio pubblico dalla trasmissione 'Annozero' di Michele Santoro, che ha confuso la sua liberta' di giornalista con l'appalto degli schermi Rai a terzi che ne fanno un usoindecente, come Beppe Grillo. Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, non usa mezzi termini per stigmatizzare l'ultima puntata della trasmissione di Raidue e, facendo ammenda, assicura che episodi del genere non si ripeteranno. "Ieri sera - argomenta Petruccioli - Michele Santoro ha di nuovo messo il ServizioPubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai, ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltreche' ad una personalita' universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi".
Per il presidente di Viale Mazzini, "il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilita' - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi. A nessuno - ammonisce Petruccioli - quindi neppure a Michele Santoro, e' consentito confondere la liberta' del giornalista e la responsabilita' del conduttore con l'appalto, di fatto, della tv pubblica a terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi e' responsabile di un programma non lo e' solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono 'zone franche'. Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignita' e il prestigio del Servizio Pubblico".
FNSI: gli spettatori non sono immaturi
Ieri sera il servizio pubblico, con la puntata di "Annozero" incentrata su Beppe Grillo, ha parlato di una vicenda italiana che in questi giorni ha fatto notizia. Un personaggio scomodo, che fa uso di un linguaggio spesso sgradevole: come è stato sottolineato criticamente anche in trasmissione. Ma appare singolare l'idea del Presidente Petruccioli che gli spettatori della Rai non possano vedere cio' che avevano potuto leggere nei giorni precedenti sui quotidiani: come se fossero cittadini immaturi e bisognosi di tutela. E' quanto afferma il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Roberto Natale,che aggiunge: "Le frasi sul presidente Napolitano, così come gli insulti al professor Veronesi e ad alcuni direttori di testata, hanno trovato replica nel dibattito in studio". "Chi ha seguito la trasmissione - dice ancora - ha comunque potuto farsi un'idea più precisa di un fenomeno che ha coinvolto in queste settimane alcune centinaia di migliaia di persone. Il Presidente della Rai è solito citare una antica massima come sua ideale linea-guida del servizio pubblico: "nulla di ciò che è umano mi è estraneo". Provi a pensare che ieri sera è stata messa in pratica. Con l'effetto, tra l'altro, di smentire le sommarie analisi di Grillo su un sistema della tv chiuso e totalitario. Se poi si vogliono cercare spazi della programmazione Rai che procurano al servizio pubblico "danno, umiliazione e vergogna incalcolabili", come Petruccioli ha dichiarato, forse bisogna volgere lo sguardo altrove".
Una cosa vergognosa, in effetti, è il comportamento tenuto dall'azienda nei confronti di molti dei suoi dipendenti, costretti a subire anni e anni di precariato.

Nessun commento: