lunedì 12 maggio 2008

Il regime torna a farsi sentire.

Ecco le prime voci sgradite al nuovo governo di centrodestra. Travaglio da Fazio, come già il servizio di Grillo nel programma di Santoro. Gasparri vuole la censura, Guzzanti vuole un nuovo editto bulgaro.
Tutti (con l'unica eccezione di Antonio Di Pietro) fanno a gara ad ossequiare Berlusconi, Schifani e tutte le "lese maestà".
Siamo tornati, se ancora non ve ne siete accorti, nel regime berlusconiano. In cambio di che? Di qualche poliziotto o carabiniere che fa la faccia feroce con un rom o un marocchino? Di una manciata di spiccioli "non tassati" per poter fare qualche ora di straordinario in più?
"Colpirne uno per educarne cento". Lo dicevano i brigatisti rossi negli anni 70. E' quanto ha dichiarato, nel corso della registrazione di 'Porta a porta', il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in riferimento ai 'fannulloni' nella pubblica amministrazione. Un'altra delle cadute di stile cui ci ha abituato, già dai passati governi berlusconiani, il centrodestra. Ora, cosa accadrà? Brunetta dichiarerà di essere stato frainteso? Al ministro vorrei ricordare che è giusto prendersela con chi non lavora e prende i soldi, ma che la stessa durezza deve essere applicata con tutti quei manager, superpagati, che hanno combinato disastri in numerose aziende pubbliche (o di servizio pubblico) e se ne sono andati con liquidazioni e pensioni da favola.

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