dal sito di UniRai:
Roma, 24 apr. (Apcom) - La Rai ha deciso di rispondere duramente allo sciopero proclamato dai montatori televisivi, che rischiano di essere notevolmente ridotti come numero all' interno del processo di digitalizzazione avviato dalla tv pubblica.
Per evitare il blocco della messa in onda dei servizi dei tg e degli altri programmi di rete, viale Mazzini ha deciso di utilizzare un service esterno privato, Telewave cine tv.
Il risultato sono stati momenti di tensione all' esterno dei centri di produzione della Rai di Saxa Rubra a Roma, ma anche in quelli di Napoli, Milano e Torino. La societa' privata ha infatti 'piazzato' dei pulmini attrezzati per montare i servizi tv fuori delle sedi Rai, e i giornalisti della tv pubblica hanno dovuto portare le cassette con il 'girato' grezzo a questi mezzi per poi riprenderseli montati e portarli in trasmissione.
Particolare la situazione che si e' creata a Piazza Borghese, a Roma. A due passi dal Parlamento, c'e' la sede Rai di Fontanella Borghese dove solitamente vengono montati i servizi 'politici' dei tg e della Testata parlamentare. I giornalisti della Rai, sotto la pioggia, sono dovuti uscire dalla sede di largo Fontanella Borghese, con le cassette in mano, per salire e scendere da una serie di pulmini della societa' esterna di produzione tv. Questo passando davanti ai montatori Rai in sciopero che manifestano con i fischietti. Non sono mancati momenti di imbarazzo e di tensione. L'Apim, l'associazione professionale montatori cinetelevisivi Rai, protesta e parla di 'comportamento antisindacale' da parte dell'azienda. 'Stiamo documentando con foto e immagini quello che sta succedendo', spiega Roberto Barbanera, del direttivo dell'Apim, che si trova a piazza Borghese. 'La Rai si e' rivolta alla Telewave Cine Tv Production per evitare i rischi legati al nostro sciopero. Stanno operando qui a piazza Borghese e dentro la sede della societa', a via Filacciano, dove fanno la spola i giornalisti da Saxa Rubra e dove noi non possiamo entrare, trattandosi di proprieta' privata, pur di consentire il montaggio dei pezzi da mandare in onda. Si tratta di comportamento antisindacale'. Un altro service esterno sta lavorando a piazza Navona per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Gianni Alemanno: 'Ma quello - sottolinea Barbanera - era un supporto esterno gia' previsto e concordato prima'. I montatori Rai sono 260 a tempo indeterminato piu' cira altri 200 a tempo determinato. La digitalizzazione avviata dalla Rai, che e' partita da Raidue, prevede una drastica riduzione di questi numeri. In particolare il progetto prevede che i giornalisti dei Tg monteranno da soli in futuro i servizi, senza piu' ricorrere ai montatori.
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