lunedì 21 aprile 2008

Sciopero dei montatori RAI, 24 aprile 2008

All'inizio mi era parsa una cosa strana. Uno sciopero indetto da un'associazione professionale e non dal sindacato... Però la situazione in RAI è certamente grave, specie per quanto riguarda i montatori. La cosiddetta "digitalizzazione" potrebbe portare, per quel che riguarda ad esempio i TG, a un montaggio dei servizi direttamente da parte dei giornalisti che li scrivono. Quindi, molti montatori dei telegiornali non avrebbero motivo di restare in tali strutture e sarebbero dislocati altrove. Il che comporterebbe un inevitabile riduzione del ricorso ai lavoratori inquadrati nei contratti TD (tempo determinato). Come il sottoscritto. A parte la tentazione di chiedere polemicamente se, visto che ci sono numerosi giornalisti semianalfabeti (a giudicare dai continui attentati alla grammatica e alla sintassi cui siamo costretti ad assistere seguendo i TG) che pretenderebbero di fare il mio lavoro, non sarebbe più giusto che io, che ho scritto due libri pubblicati da editori di importanza nazionale, facessi il giornalista, credo che sia importante far sapere che la professionalità del montatore non si improvvisa. Cosa rischiamo di trovarci davanti? Nella più rosea delle ipotesi, pezzi realizzati con un copia/incolla di brani già montati presenti nelle eveline. I sindacati, su questa faccenda, sembrano giocare in difesa. Limitare i danni ai livelli occupazionali degli interni. Credo che già coloro che sono inclusi nel cosiddetto "bacino" stiano rischiando grosso. Chi, come me, è più fuori che dentro, potrebbe dover ritornare a vagabondare tra un appalto e l'altro, con le condizioni di trattamento da Mac Donald's pechinese che sono tipiche di questi posti. Signori cari, a cinquantuno anni non mi va di continuare a fare il ragazzotto di bottega. Dovrei raggiungere la pensione facendo questa vita qui? Ma vogliamo renderci conto che, con la mia esperienza e la formazione professionale faticosamente costruita, spesso a mie spese, anno dopo anno, considero un insulto alla mia persona e alla mia intelligenza venir trattato in questo modo? Facevo un ragionamento, di livello assai basso, ma indiscutibile. 1993, 15 anni fa, lavoravo alla SBP e guadagnavo 2.365.000 lire nette in busta. Tempo indeterminato e quattordici mensilità. Me ne sono andato non per mia scelta, ma perché la società rischiava di chiudere. Adesso sono alla RAI, contratto TD da nove mesi e guadagno 1.200 euro. Lira più, lira meno, quello che guadagnavo allora. Ma la vita costa assai più cara, c'è l'effetto-euro che fa valere il mio stipendio 1.200.000 lire! E allora, scusatemi cari compagni, ma il 24 sciopero anch'io. Comincio a capire come mai in tanti hanno votato Lega Nord. Se CGIL CISL e UIL non si danno una regolata, probabilmente rischiano di fare la fine della Sinistra Arcobaleno. E ciò significherebbe tornare al Medio Evo. Però questa situazione dipende anche da come riusciranno a mantenere il contatto con la realtà.
Per amore di sintesi, mi sono limitato a parlare dello sciopero del 24 e della situazione dei montatori, non vorrei essere tacciato di corporativismo.
Della RAI e di tutto quello che non funziona all'interno c'è tempo per parlare, poco alla volta, ma intendo farlo.

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